Assiduità alle riunioni

L'assiduità alle riunioni è fondamentale per il buon funzionamento e la solidità del club. L'importanza che viene data all'assiduità deriva specialmente dalla considerazione che ogni socio rappresenta un soggetto ben caratterizzato professionalmente ed umanamente e che, per questo, una sua assenza priva il club del vantaggio di un effettivo diversificato e priva i soci della compagnia di un amico.
Lo Statuto del Rotary stabilisce tre condizioni verificandosi le quali l'appartenenza al Rotary viene automaticamente a cessare per mancanza di assiduità.
Queste circostanze sono: se il socio manca a quattro riunioni consecutive del club, senza compensarle con la presenza in altri club; se il socio non risulta presente in almeno il 60% delle riunioni di ciascun semestre, anche utilizzando riunioni compensative; se non risulta presente in almeno il 30% delle riunioni del suo club ogni semestre.
In questi casi il socio perde automaticamente la sua qualità di membro del Rotary, a meno che il Consiglio del Club non giustifichi le assenze per validi motivi.
Queste regole sembrano, a molti, eccessive, tant'è che non si può dire siano proprio rispettate, ma questa insistenza nello Statuto testimonia, prima ancora che una regola da applicare, una volontà precisa di dare importanza, molta importanza alla frequenza.
In realtà quello che conta è la motivazione di base del rotariano ad essere tale e, con questa, il suo senso di appartenenza al Rotary, come responsabilità, come dovere e come gioia.
 

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