Le donne nel Rotary
Fino al 1989, lo statuto tipo e il regolamento del Rotary International affermavano che solo gli uomini potevano far parte del Rotary.
Nel 1978 il Rotary club di Duarte in California invitò tre donne a diventare socie.
La conseguenza di questa iniziativa fu che il Consiglio Centrale ritirò la carta a quei club per violazione allo statuto del Rotary International.
Il club si ribellò a questa decisione e iniziò un azione giudiziaria contro il Rotary International per violazione dei diritti civili sanciti dallo Stato della California che si opponeva a qualsiasi forma di discriminazione sia sul lavoro che nei luoghi pubblici.
La Corte d'Appello, prima, e la Corte Suprema della California, poi, diedero ragione al club di Duarte contestando al Rotary International il diritto di ritirare la carta ai club per il solo motivo di aver ammesso tre donne.
La Corte Suprema degli Stati Uniti appoggiò il verdetto della Corte della California sottolineando la vocazione professionale dei Rotary club e osservando che essi, in qualche modo, sono organizzazioni a carattere pubblico.
Questa sentenza ha dunque consentito alle donne di diventare rotariane in tutte quelle giurisdizioni che applicano simili ordinamenti per quanto riguarda i luoghi pubblici.
Nel 1989 il Consiglio di Legislazione del Rotary International provvide a modificare il testo dello statuto dei Rotary International eliminando la precedente discriminazione sessuale.
Da allora numerose donne divennero socie, presidenti e governatori di club e distretti del Rotary.
Al di là della motivazione giuridica che ha aperto la prima porta per l'accesso delle donne ai Rotary, bisogna riconoscere che se i club vogliono essere rappresentativi nei territorio in cui vivono, non consentire l'ammissione delle donne di professionalità qualificata e di adeguato valore umano, vuoi dire, oggi più di sempre, contraddire una delle caratteristiche degli stessi Rotary Club.
Su questo tema, tuttavia, i pareri non sono ancora concordi.
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